Recensione NEPOTES DEI


 

Un romanzo particolare, che comincia come un noir gotico, avvia una trama fantasy e si trasforma in una storia pulp.
Solo ed esclusivamente per un pubblico adulto, che non si imbarazza facilmente.
"Nepotes Dei", ha un titolo che incuriosisce, scelto dall'autrice per introdurre nel suo mondo partendo da un presupposto intrigante: se l'uomo è figlio di Dio e i personaggi di fiabe, libri, fumetti e film sono figli della creatività umana, allora questi personaggi sono i nipoti di Dio; "Nepotes Dei", appunto.
Difatti i protagonisti di questo scritto sono i notissimi personaggi del fantastico inventato dagli uomini negli anni, però sono diversissimi dal ruolo che interpretano di norma, pure i loro nomi sono storpiati con assonanze che rimandano all'originale. Non sono carini, non sono gentili, o magari in fondo ancora lo sono, però diventano più umani, disturbati e anche disturbanti: bevono, si drogano, hanno una propensione alle perversioni, fanno continui riferimenti sessuali. Un mondo capovolto, che si è corrotto entrando in contatto con la nostra modernità.
La scrittura è scorrevole, dimostra un certa arguzia. Non si può definirla corretta, perché pur rispettando le regole grammaticali è, a tratti, scurrile. Non c'è erotismo, ma chiari riferimenti sessuali, che se all'inizio risultano sarcastici e divertenti, dopo un po' stancano.
Tanti i personaggi tirati in causa e le storie riunite sotto la bandiera di una sola trama, che ogni tanto si perde di vista. Ci sono momenti nei quali il lettore può far fatica a ricordarsi da dove è partito per arrivare alla situazione attuale, altrettanto oscuro resta il punto di arrivo. Non resta altro da fare che seguire i personaggi nelle loro peripezie, lasciandosi intrigare dalla particolarità delle parole, entrando a pieno titolo in questo pazzo, attorcigliato mondo.
La storia procede e non manca di incuriosire, ha un buon ritmo e i capitoli si snodano uno dopo l'altro, preannunciati da un titolo e una breve scaletta dei fatti che troveranno evoluzione.
Belli i disegni che ogni tanto fanno capolino, a cura di Massimiliano Ruffino, possiedono chiarezza ed oscurità, fornendo istantanee suggestive.
"Nepotes Dei" è un libro di nicchia, è dissacrante e, per la chiara inventiva che dimostra chi lo ha scritto, ha il suo perché e non mancherà di avere estimatori, soprattutto tra coloro che prediligono il genere pulp e che, in questo scritto, troveranno spunti originali. Certo è che, dopo averlo letto, non guarderemo più alla favole con gli stessi occhi, ma potremmo sentire quei personaggi più vicini, meno stucchevoli e un po' più umani. Non entità astratte e perfette, ma esseri più terreni con un loro fascino.
Tatiana Vanini

Citazioni da questo libro:
L'identità non è mai statica, la migrazione ci trasforma, toglie e dona al contempo.

Ogni fata è anche un po' strega.

https://www.librierecensioni.com/libro/nepotes-dei-guergana-radeva.html

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