Per voce sola 2013 - Primo premio ex-aequo sez. Migranti

"Per voce sola", ma che voce
i monologhi vincenti alla Tosse



Filippu vive da solo, in un casolare nella campagna di Sciacca, e passa le sue giornate a scolpire, senza tregua. Scolpisce teste, tante teste, migliaia di teste. Vive con i suoi due cani - Blecchi e Tanina - non riceve quasi mai visite, i suoi compaesani lo considerano un matto. Il suo personaggio è un omaggio all'uomo in carne e ossa che l'ha ispirato - Filippo Bentivegna, scultore riferimento dell'art brut, tra le figure più cristalline della cosiddetta “arte dei matti”- e per una sera salirà su un palcoscenico: succederà oggi (alle ore 20,30) sul palco del Teatro della Tosse, in occasione della serata di premiazione di Per Voce Sola, il primo concorso nazionale dedicato agli scrittori di monologhi teatrali. 

La magia si deve all'autrice vincitrice del contest, la livornese (siciliana d'origine) Veronica Galletta, e al suo Sutta al giardino, che in quanto testo vincitore assoluto della manifestazione questa sera verrà messo in scena dal giovane attore Mauro Lamantia, accompagnato dal contrabbasso di Pietro Leveratto, jazzista di fama internazionale. Come lui, anche il secondo e terzo classificati (Dispatrio, del trentino Giacomo Sartori, e Panenostro, firmato dal romano Rosario Mastrota), che nell'arco della serata verranno rappresentati da altri due attori professionisti: Eugenio Allegri (il protagonista di Novecento di Alessandro Baricco) ed Enrico Campanati (storico collaboratore del Teatro della Tosse).

Arrivato alla sua sesta edizione, da quest’anno a Genova dopo anni a Cuneo, con la vittoria di Sutta al giardino Per Voce Sola arriva all'atto conclusivo dopo sei mesi di selezione e “oltre 130 testi giudicati, che ci hanno inviato da tutta Italia ma anche da altre parti del mondo: – spiega Pier Mario Giovannone, poeta e musicista, ideatore del premio con Federico Faloppa – da Parigi come dal Canada”.
Oltre al vincitore assoluto, al secondo, al terzo classificato e una ricca rosa di monologhi segnalati (che saranno raccolti in un libro pubblicato dall’editore Nerosubianco, disponibile in vendita già da stasera, il cui ricavato sarà interamente devoluto alle famiglie delle vittime del crollo di Molo Giano), il concorso ha previsto e premiato anche una sezione “Migranti”, intitolata alla memoria di Don Gallo, riservata a cittadini non italiani che vivono in Italia ed hanno scelto l’italiano come lingua d’espressione letteraria.
Scelti dalla stessa giuria di grandi nomi (composta tra gli altri da Guido Davico Bonino, Emanuele Conte, Mauro Sironi ed Enrico Testa) del premio, l'hanno vinta ex-aequo i monologhi Compleanno afghano di Rahmatullah Safi (Afghanistan) e Laura Sicignano, e Ninfa di Guergana Radeva (Bulgaria), entrambi simboli della buona integrazione e della “bellezza dell'interculturalità”. Volti e voci di una condizione – quella dell'emigrante – che mai come oggi va raccontata al mondo.


http://genova.repubblica.it/cronaca/2013/10/04/news/serata_premiazione_per_voce_sola_matteo_macor-67913028/

http://www.nerosubianco-cn.com/scheda.asp?id=138

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