Communitas n.43


spaesato

fuggitivi sui binari
sogniamo
il treno bianco della Fortuna
per saltarci su e viaggiare
verso terre promesse
verso ebbre città
dove dicono abiti
la Felicità
e mentre aspettiamo
scopriamo
orme fatiscenti
di suole consumate
nidi sbilenchi
di amori spinosi
e girasoli ciechi
screziati d’autunno
e chissà perché
e chissà percome
quando sfreccia il treno
sfavillante di luci
distogliamo gli occhi
con le mani in tasca
contemplando
clandestini
i campi tardivi
dei nostri destini

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