AMALGRAB Frammento

frammenti (epilogo)

Sotto il liso cielo invernale, rattoppato dal filo tenue dell’alba, il Carnevale mi investe vorticoso. Mi rigira fra i millepiedi danzanti, mi frantuma nei cento occhi girandole, mi cattura nelle reti di zucchero filato, risucchiandomi dritto nel proprio cuore. Nella bolla di tempo stagno, in un gorgo di coriandoli variopinti il Matto dai capelli lunari mi sta aspettando.“Ti stavo aspettando”, dice con voce modulata, ripulita da qualsiasi inflessione… poi Ver Bum, il Matto mi bacia sulla bocca. Bacio-soffio, ovale e spassionato, che smuove i fondali paludosi della mia memoria e le immagini annegate del mio sogno colorato incominciano a venire a galla, compunte, silenziose bolle-ricordi…
“Non è stato un sogno!” è tutto quello che riesco a dire. “Non sei un sogno?”
“È da tanto tempo che non faccio dei sogni”, dice. “Dormo… almeno credo, però non sogno. I sogni sono uno spreco inutile di energia psichica… come i desideri. Ehi, Ahva sta ballando! Amo guardarla ballare!”
Fra mimi e saltimbanchi, fra maghi e musicisti, fra giullari e trampolieri, arcuata in richiamo sensuale, una donna balla nuda, florida, feconda, infinita…
“Ahva? Credevo fosse una bambina!”
“Lo era, nell’infanzia del nostro amore platonico… fu l’approccio fisico a sbloccarla, a farla crescere... forse un giorno sarà abbastanza grande da andarsene…”
“Hai fatto l’amore con una bambina?”
“L’amore appartiene ai mortali… nell’eternità l’amore si annulla… non è dato alle maschere amare.”
“Hai fatto sesso con una bambina!”
“Dovevi vedere il suo volto angelico! Nessun suono… né di dolore, né di piacere, né di pietà… era una bambina, ora è una donna… la donna di tutti!”
“Sei geloso?”
“La gelosia è uno spreco d’energia psichica.”
“Anche l’amore lo è.”Mi fissa, le pupille diamantine, fredde.
illustrazione Massimiliano Ruffino

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