Di quel fuoco, 2007

Al crepuscolo, spiando


Riverberi sonori
vetri di tramonto colato,
fusi in amplesso spettrale
Passione controluce,
sacrificio nudo
impastato di carne e cielo
Suoni ogni sera,
crocefisso dal sole
sul pentagramma astrale

stigmate vermiglie
i capezzoli
ostia offerta
il pube
serpe-tentatrice,
il sax
fra le cosce lavanda
Raggomitolata su me stessa
mi carezzo
per gioco prima
poi avidamente
sincopando l'orgasmo
con le dita
in un assolo ritmato
Ipnotico in contrappunto
il jazz eiaculato
strugge
nel crepuscolo cyan

Non so chi sei
non conosco il tuo nome
amando la luce, amo te

Larvata nel bozzolo buio indaco
sogno l’irraggiungibile:
i colori del sole sotto la palpebra dell’orizzonte

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